MOZZARELLA GIOIA DEL COLLE DOP?

Mozzarella di Gioia del Colle DOP? Sembrerebbe un sogno che sta per realizzarsi, grazie alla determinazione di chi crede fermamente nell’unicità assoluta di questo prodotto.

Quello per l’ottenimento del riconoscimento alla Mozzarella di Gioia del Colle della Denominazione di Origine Protetta si sta rivelando un iter lungo insidioso, come è giusto che sia nel momento in cui si vuole giungere ad avere una certificazione così prestigiosa. Ma l’eccellenza di questo prodotto è innegabile e siamo certi che a breve potremo parlare di Mozzarella di Gioia del Colle DOP.

STORIA ANTICA, RICONOSCIMENTI MODERNI

PERCHÉ LA MOZZARELLA DI 
GIOIA DEL COLLE MERITA LA DOP

Era inevitabile che prima o poi i produttori della mozzarella gioiese avrebbero richiesto la DOP, sia perché Gioia del Colle ha una antichissima tradizione casearia alle spalle, sia perché ad oggi la mozzarella prodotta in questa area geografica ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti da parte del mercato nazionale e internazionale. Tutelare e promuovere nel rispetto della tradizione ereditata un prodotto così tanto apprezzato è nell’interesse dell’Italia tutta.

ASSOCIAZIONE TRECCIA DELLA MURGIA E DEI TRULLI 

I PIONIERI

Un primo tentativo di ottenere la DOP per questa eccellenza gastronomica ci fu già nel 2011, ma non andò a buon fine. Qualche anno dopo fu rifatto, stavolta con più decisione, dall’ associazione “Treccia della Murgia e dei Trulli”, di cui Giuseppe Rizzi, titolare di Vivolat, è socio. Inizialmente fu richiesta la DOP per la “Treccia della Murgia e dei Trulli”, denominazione poi modificata in “Mozzarella di Gioia del Colle” su proposta ministeriale. Dopo aver avuto il nulla osta dalla Regione Puglia, l’associazione ha depositato al Ministero delle Politiche Agricole il disciplinare di produzione della mozzarella di Gioia del Colle. La parola finale sarà pronunciata a Bruxelles, per la registrazione e il riconoscimento dei diritti attribuiti alle DOP in Unione Europea.

RIGIDI VINCOLI QUALITATIVI A GARANZIA DEL PRODOTTO

I REQUISITI DELLA MOZZARELLA DI 
GIOIA DEL COLLE DOP

Nel disciplinare di produzione sono evidenti i vincoli qualitativi per la produzione della Mozzarella di Gioia del Colle DOP, a garanzia della tutela della tradizione e del consumatore. 
Tipo di latte. Uso di latte fresco intero bovino con specifiche caratteristiche chimiche, non addizionato di alcun conservante, proveniente da vacche mantenute al pascolo per almeno 150 giorni l’anno e nutrite con una dieta specifica.
Zona di produzione. 22 Comuni della Murgia barese e tarantina.
Metodo di ottenimento. Lavorazione a crudo, con utilizzo di siero innesto per l’avvio della coagulazione del latte. Filatura in acqua bollente e successiva immersione in acqua fredda per ottenere il rassodamento.

leggi il disciplinare di produzione
GUSTO E SALUTE 

IL SIERO INNESTO

Il siero innesto è uno starter naturale che innesca il processo di acidificazione della cagliata. È costituito da una flora lattica derivante dalla lavorazione del giorno prima e per questo ha un ecosistema microbico unico, peculiare dell’azienda che lo produce. Ciò fa sì che non ci sia una standardizzazione del gusto del prodotto, ma che ogni caseificio produca una mozzarella avente peculiarità proprie. Per realizzare una mozzarella a siero innesto sono necessarie dalle 2 alle 4 ore. Questo lungo tempo di attesa rende il prodotto particolarmente salubre e digeribile.